Uomo politico e drammaturgo
ungherese. Di idee liberali, a partire dal 1843 fece parte dell'opposizione
liberale alla Camera dei Magnati ungheresi, nella quale sedeva per diritto
familiare. Dopo la Rivoluzione del 1848 fu mandato da Kossuth in missione a
Parigi. Represso il moto rivoluzionario, visse in Francia, Svizzera e Italia,
tenendo le file dell'emigrazione politica ungherese. Nel 1860 fu arrestato in
Sassonia e consegnato dal Governo sassone all'Austria. Liberato in seguito
all'intervento personale dell'imperatore Francesco Giuseppe, promise di
astenersi dall'attività politica, ma non mantenne l'impegno e nel 1861
entrò nella Dieta come capo dell'opposizione liberale. Morì
suicida. Tra le sue opere ricordiamo la tragedia
Il favorito (1841) e il
saggio
L'Ungheria ai popoli civilizzati (1849) (Pest 1811-1861).